domenica 31 maggio 2009

la patriarcalità a casa nostra...

Ieri, mentre il fidanzato lavava il pavimento, come capita più spesso di quanto faccia io, mi ha fatto notare che nostro genero ci avrebbe odiato.
Perché scusa?
Perché pulisco sempre io. La gnometta crescerà con questo modello e pretenderà da lui lo stesso. Sarà sfruttato come me.  
E' vero. 
E perché non fai niente per ribaltare la situazione?
Figuriamoci. Non ci penso neppure. Ho un piano.
Quale?
Quello di farmi adorare dalla nuora. Penserà che non sono la tipica mamma all'italiana che ha viziato il figlio. Sarò il suo mito.
Amore, noi non abbiamo un figlio.
Ma che c'entra?!?!? Io sono avanti, guardo al futuro. Tu sei come la politica italiana. Vecchio dentro.

In compenso io preparo la cena. Sono un genio della cucina, modestamente (non è vero, uso internet e sperimento), ma lui trova comunque sempre da ridire.
Posso darti un consiglio?
No.
Bene. Dovresti ...
Ho detto di no.
Dicevo, dovresti usare il forno grande invece del fornetto.
Io invece ho un'idea migliore.
Quale?
La prossima volta fai tu, visto che non riconosci mai le mie immense doti culinarie.
Amore, ma io non voglio toglierti il primato della cucina. La tua femminilità ne risentirebbe (ovviamente scherzava).
La mia che?!??!?!?!? Ma figuriamoci. Offrirei il pacchetto faccende domestiche e cucina al miglior offerente.
Anche al peggiore, se ce ne fosse uno. 
In effetti...

Sento spesso dire dalle mie amiche mamme soprattutto che tutti gli uomini "sono così", che non capiscono, che non collaborano. Ancora, nel 2009, sento dire che è normale, che la donna è "portata" per certe cose, che le vengono naturali.  Che naturalità c'è nell'alzarsi alle 8 di mattina perché la gnometta si sveglia, nel compiere come prima operazione il cambio di un puzzolente pannolino, nel preparare colazione pranzo e cena, nel lustrare la casa?! Nulla. L'unica cosa che io trovo naturale è stare spaparanzata sotto ad un ombrellone (ché sotto al sole mi brucio) a leggere un romanzo. Tutto il resto è fatica, conquista quotidiana, a volte stress.
Ma se le donne vengono tuttora sfruttate e costrette ad un doppio lavoro, in casa e fuori, è anche colpa loro. L'educazione fa la sua parte, è vero. Ma il mio fidanzato non è stato di certo educato in modo differente da tanti altri. Eppure si dà da fare, e a volte più di me. Non c'è niente di naturale in questo. C'è solo intelligenza e sensibilità.

 

3 commenti:

  1. BBRAVA SERE! anche il mio è cosi! (anzi, porello, fa pure più di me)... si chiama crescerseli bene (ma non i bambini, i fidanzati!). sara

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  2. Sere brava!!!E ti ammiro perchè io molte volte sto zitta per quieto vivere....ma come sai qui la situazione sta cambiando e ...quando tornerà a casa inizierò ad educarlo bene bene...a casa mia non ci sarà più la democrazia con un lavaggio ben studiato del cervello diventerò sovrana della mia casa e mi farò leggi ad personam,inoltre sarò intoccabile...Vedo che qualcuno c'è riuscito e gli sta andando piuttosto bene...perchè a me no?!?

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  3. ahahha...
    @sara: in effetti è tutta questione di educazione...ahahah...se ci sentono...
    @kat: aiuto! ho paura di te!

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