sabato 13 giugno 2009

Bambini di serie A. Bambini di serie B.


Il Comune di Milano ha deciso che i figli degli immigrati irregolari non potranno partecipare alle colonie estive. Dopo aver provato in tutti i modi a buttarli anche fuori dalle scuole, a ridicolizzarli scrivendo i loro nomi sulle lavagne e altre amenità simili, adesso i detrattori dell'uguaglianza di trattamento tra bambini, bambini diamine, riescono ad avere la loro piccola vittoria.
Mi chiedo cosa possa esserci nella testa di una persona così mentalmente chiusa da provare piacere nel firmare una circolare in cui vieta a dei bambini, ribadiamolo, bambini, di poter usufruire degli stessi diritti di un altro bambino.
Questa è davvero un'emergenza razzismo, e non è possibile fare finta di nulla. Non è possibile neppure ironizzarci sopra, neppure per me.
Mi domando come si sviluppi questo maledetto seme del razzismo, come venga istillato nelle persone, quando avviene quell'odioso fenomeno per cui si è davanti al punto di non ritorno: diventare razzisti o meno.
Quando è che la nostra coscienza inizia ad accettare un discorso così ignobile, e inizia a metabolizzarlo al punto da trovare normale che persone impresentabili come i razzisti delle Lega Nord abbiano dei ministeri. Quando delle persone impresentabili come Bossi, a cui io non affiderei neppure una confezione di mayonese, diventino ministri. Ma l'avete sentito parlare, dico io?! Avete sentito con che linguaggio da osteria da quattro soldi si esprime?
Eppure, gli italiani continuano a votare questa gente, a consentire questo scempio. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che ci stiamo trasformando in un popolo di pecoroni ignoranti, e il fatto di essere rappresentato da pecoroni ignoranti non solo non ci disgusta, ma ci eccita, esalta l'immaginario collettivo.
Si fanno storie agli immigrati che non sanno l'italiano, ad alcuni di essi viene rifiutata la cittadinanza su questa base. Mentre agli ignoranti che ci governano nessuno fa un esame di italiano. Finché l'ignoranza continuerà a dilagare, dilagherà anche il razzismo. Perché, per quanto possiate cercare di convincermi del contrario, soltanto dell'ignoranza può essere figlio il razzismo.
E di conseguenza, nonostante mi senta profondamente in colpa per questo, io continuerò a guardare con la puzza sotto al naso chi continua a votare per questa gente e a consentire che questo schifo abbia luogo.
Mi viene in mente la Repubblica di Platone, che forse dovremmo rileggere. La nostra non è altro che una città dei porci.

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