venerdì 12 giugno 2009

I diritti degli immigrati lavoratori.

I miei due milioni di lettori si saranno accorti della mia assenza.
Ebbene sì.
Ero in vacanza. A Praga per l'esattezza. Una città meravigliosa. Quello che più conta, con la mia famiglia.
E per di più lontana dai giornali durante le elezioni europee. Cosa volere di più dalla vita?
Me ne sono tenuta lontana ancora per due giorni. Poi la la visita di Gheddafi è stata una calamita.
Lasciando stare Gheddafi, che si commenta da sè, vorrei attirare la vostra attenzione su un altro punto.
Non sarà la legge sulle intercettazioni, perché anche quella si commenta da sè, e per la quale vi invito piuttosto a firmare questo appello.
Sarà altro. 
Il mondo è pieno di organizzazioni internazionali che si divertono a attaccare l'Italia senza alcun fondamento. Ora ci si mette anche l'International Labour Organization, che ha convocato il governo a rispondere a accuse di discriminazioni contro i lavoratori stranieri. Unico paese europeo ad essere convocato. 
E perché?! Ovviamente sarà un complotto della sinistra.
Ma se così non fosse... perchè?!
Gli Italiani non sono razzisti. 
Anzi.
Iniziano sempre le loro frasi con un "Io non sono razzista, ma...".
Sentono il bisogno di dirlo, che non sono razzisti. Poi magari aggiungono un "ma li ammazzerei tutti, sti rom", ma dicono di non essere razzisti.
Questo è ancora più assurdo, perché si rendono conto che il razzismo è un concetto fondamentalmente orrendo, eppure lo sono, e lo negano. Tranquillizzano le loro sporche coscienze,  soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti, giustificandosi davanti a loro stessi.
Non violano la norma morale che pure sentono incombere su di loro di non poter essere razzisti. Ne creano un'altra. Non essere razzisti fino a un certo punto.
Questo certo punto si sta drammaticamente restringendo, e ormai la norma è ascoltare discorsi razzisti ovunque, dal supermercato, alla metro alle sale parto. Discorsi razzisti che negano di essere tali. Ormai l'Italia stessa ha creato un discorso razzista, alimentato dalle istituzioni e in particolare dalla Lega Nord, e i nostri figli lo assorbono come spugne.
Recentemente un bambino di 4 anni è stato picchiato perché nero
Eppure quando io andavo all'asilo si facevano quei bei cartelloni, quei bei disegni con i bambini di tutti i colori che si tenevano la mano. Oggi invece i bambini di quattro anni vengono picchiati perché neri. Ovviamente vengono picchiati da altri bambini di quattro anni non neri perché i loro genitori hanno veicolato questo messaggio. I bambini neri sono bambini che valgono meno dei bambini bianchi, quindi picchiarli è giusto. Non perché noi siamo razzisti, ma perché loro valgono meno.
E gli Italiani continuano a dire di non essere razzisti. E il governo continua a respingere queste accuse dichiarandole ingiuste.
Tutto questo mi fa sentire profondamente inadeguata.


2 commenti:

  1. vedo il riferimento al mio post. Ehhh, come hai ragione...

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  2. @vale: il tuo post mi ha fatto venire in mente di quando ho partorito...Le puerpere italiane si lamentavano che fossero più le straniere a partorire che le italiane. Roba da pazzi. Ma pensa alle contrazioni tue, dico io!

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